La seconda settimana di settembre si chiude con un bilancio in chiaroscuro per Borsa Italiana, tra prese di profitto, volatilità internazionale e segnali di stabilità in alcuni settori chiave. Piazza Affari ha vissuto giornate altalenanti, riflettendo le incertezze macroeconomiche globali e le attese per le decisioni delle banche centrali.
FTSE MIB tra rialzi e correzioni
Il principale indice, il FTSE MIB, ha oscillato più volte intorno alla soglia psicologica dei 35.000 punti. Dopo un avvio positivo trainato dai titoli bancari, la settimana ha visto un rallentamento dovuto alle prese di beneficio e al calo di fiducia degli investitori internazionali. Nonostante ciò, il bilancio complessivo resta leggermente positivo rispetto all’inizio del mese.
Settori in evidenza
- Banche: performance solide per i principali istituti di credito, sostenuti dalle aspettative di margini elevati grazie ai tassi ancora alti.
- Energia: titoli petroliferi e utility hanno registrato rialzi, in scia all’aumento del prezzo del greggio e al dibattito europeo sulla transizione energetica.
- Tecnologia: settimana contrastata, con prese di profitto dopo i forti guadagni di agosto.
- Moda e lusso: leggero calo per i big del settore, condizionati dalla frenata della domanda asiatica.
Inflazione e BCE sullo sfondo
Gli investitori hanno guardato con attenzione ai dati sull’inflazione di settembre, che continuano a influenzare le attese sulle prossime mosse della Banca Centrale Europea. Ogni segnale di possibile rallentamento dell’economia UE pesa sulle prospettive dei mercati.
Prospettive per la prossima settimana
Gli analisti prevedono una prosecuzione della volatilità, con focus sulle riunioni della BCE e della Fed, oltre ai dati macro attesi da Stati Uniti e Cina. Per Piazza Affari sarà cruciale la tenuta del FTSE MIB sopra quota 35.000 punti: un consolidamento darebbe fiducia agli investitori in vista dell’autunno.