Rimini — 28ª edizione di Ecomondo. Sostenibilità, innovazione e manifattura d’eccellenza si incontrano nella nuova collaborazione tra Gruppo Hera e Automobili Lamborghini dedicata all’economia circolare. L’obiettivo: costruire un modello integrato di gestione dei rifiuti capace di ridurre gli scarti industriali, tracciarli in modo trasparente e valorizzarli come materie prime seconde e energia.
Che cosa prevede il progetto
- Tracciabilità end-to-end: mappatura dei flussi di scarto lungo l’intero ciclo produttivo (raccolta, movimentazione, trattamento).
- Recupero e riciclo: selezione avanzata e trasformazione degli scarti in nuove risorse (plastiche, metalli, compositi, carta/cartone) o in vettori energetici.
- Riduzione emissioni: ottimizzazione logistica, energia da rifiuti non riciclabili e uso di dati per tagliare le emissioni climalteranti del processo.
- Standard industriali: definizione di procedure e KPI replicabili in altre filiere manifatturiere.
«È una collaborazione tra due eccellenze italiane che unisce innovazione, sostenibilità e competitività», ha spiegato Orazio Iacono, AD del Gruppo Hera. «Con la nostra leadership ambientale vogliamo affiancare le aziende nella transizione green, riducendo gli scarti e valorizzandoli come materie prime seconde ed energia».
Il concetto di “global waste”
Il cuore dell’alleanza è la messa a regime del “global waste”, un approccio unico al rifiuto industriale: stesse regole, stessa tracciabilità, stessi obiettivi su tutti i siti e le linee di produzione coinvolte. Il progetto punta a diventare modello di riferimento per l’intero comparto manifatturiero, con ricadute dirette su automotive e nautica.
Ricadute per la filiera
- Resilienza e costi: meno dipendenza da materie prime vergini, maggiore stabilità dei costi.
- Innovazione di prodotto/processo: nuovi materiali riciclati ad alte prestazioni e processi a minore impatto.
- Compliance: allineamento a tassonomia UE, direttive su rifiuti e responsabilità estesa del produttore.
- Valore per il brand: indicatori ESG misurabili e comunicabili lungo la catena di fornitura.
«L’economia circolare è una leva concreta per generare valore – ha aggiunto Iacono – e questa collaborazione con Lamborghini lo dimostra: la sostenibilità può diventare un motore di crescita industriale e di innovazione made in Italy».
Prossimi passi
Nei prossimi anni sono attesi nuovi sviluppi sia di prodotto sia di processo: soluzioni di riciclo per materiali complessi (es. compositi e fibre), piattaforme digitali per la misurazione dei flussi, progetti pilota su riuso e remanufacturing, oltre all’estensione del modello ad altri attori della filiera.
In sintesi
L’intesa Hera–Automobili Lamborghini porta a Ecomondo un blueprint operativo per trasformare il rifiuto da costo a risorsa, accelerando la transizione verso produzioni a minore impatto e filiere circolari, con benefici ambientali, economici e reputazionali per l’intero sistema industriale.